Luglio 26, 2021

Siena, ostacolo Conte per Letta: c’è il veto su Renzi

In quella che è ormai diventata una saga a tutti gli effetti, Enrico Letta ha da tempo intuito che l’ostacolo principale alla sua elezione nel collegio di Siena è rappresentato dall’alleato soltanto sulla carta più affidabile: il MoVimento 5 Stelle.

Sebbene lo scambio di amorosi sensi con Giuseppe Conte continui, nonostante gli elettori Pd abbiano candidamente ammesso di apprezzare Giorgia Meloni più di Matteo Renzi, è proprio dai pentastellati che arrivano le grane maggiori per il segretario dem.

Enrico Letta e Matteo Renzi si sono parlati. E il leader di Italia Viva ha assicurato all’ex compagno di partito la disponibilità a rinunciare ad un proprio candidato di bandiera per accompagnare Letta nella partita che potrebbe costargli la carriera politica. Non ha posto veti, Matteo Renzi, ha chiesto però di essere trattato con “pari dignità” rispetto agli altri alleati. Vuole insomma il “riconoscimento politico” del suo ruolo all’interno di una coalizione che auspica essere di riformisti, non di populisti. E ha perfino messo in conto di essere presto costretto a correre un tratto di strada nuovamente accanto ai 5 Stelle. Per questo si è detto convinto, in privato e in pubblico, che Letta continuerà ad andar dietro a Conte fino all’elezione a Siena: perché sa che non può chiedere a Letta di rischiare l’osso del collo sull’altare della guerra tra Italia Viva e M5s, sarebbe troppo.

Letta ha apprezato e oggi, a precisa domanda in un’intervista al Corriere della Sera, ha così risposto: “Se voglio i voti di Matteo Renzi a Siena? Una suppletiva in un collegio è elezione che richiede i voti di tutti. E c’è posto solo per chi vince. Non ci sono paracadute. E lì o vinco io, o vince il candidato della destra“. Non è forse il modo che Renzi avrebbe sognato per ricevere un invito ad allearsi, ma è comunque il passo formale che Letta compie per chiedere il sostegno di Italia Viva. Di più: è il messaggio che manda soprattutto ai 5 Stelle, con quel richiamo ai “voti di tutti” che sarà da far leggere soprattutto a Giuseppe Conte. Proprio lui ha da tempo posto il veto su Matteo Renzi. E non serve spiegarne il motivo. Le scorie della crisi di governo che gli è costata Palazzo Chigi non sono state ancora smaltite, né è detto lo faranno, ad un certo punto.

In questo caso, però, il problema è di Letta: il segretario non può permettersi di rischiare, è bene i 5 Stelle lo capiscano in fretta. Le simulazioni di voto hanno chiarito che Italia Viva può essere fondamentale per assicurarsi il collegio. Ecco perché il leader del Pd ha intenzione di parlare con Giuseppe Conte al più presto. Una volta superata la grana riforma della giustizia, nella speranza che i 5 Stelle non rompano il patto di governo, Letta chiederà un supporto senza condizioni. Di fatto una prova di lealtà nella battaglia che può costargli la testa, da tradursi nella caduta di ogni tipo di veto nei confronti di chicchessia. Renzi incluso, s’intende.

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