Febbraio 20, 2022

Putin, mediazione last minute. Macron gli strappa una promessa, ma il Cremlino gela tutti

Ultimi tentativi per evitare la guerra in Ucraina. Secondo quanto riportato da Al Arabiya, Vladimir Putin avrebbe assicurato ad Emmanuel Macron che le forze russe lasceranno la Bielorussia (chiaro segno di distensione verso Kiev). La svolta sarebbe arrivata nel corso di una telefonata di un’ora e 45 minuti fra il leader francese e quello russo. Ma è presto per tirare un sospiro di sollievo…

Proprio dall’Eliseo fanno sapere di avere raggiunto un accordo per la ripresa dei negoziati nell’ambito del “formato Normandia” (Germania, Russia, Ucraina e Francia). In particolare, Macron è riuscito a strappare a Putin l’ok ad una riunione con Scholz avente come obiettivo un impegno per il cessate il fuoco in Donbass.

L’approdo di questo sforzo diplomatico? L’Eliseo resta sul vago – non è chiaramente il momento di impegnarsi in promesse fuori portata – e parla di realizzare, se le condizioni saranno soddisfatte, “un incontro al più alto livello per definire un nuovo ordine di pace e sicurezza in Europa“.

Traduzione: Putin al momento sta ottenendo ciò che voleva e ha tutte le carte in mano. Quelle della guerra e quelle della diplomazia. C’è chi pensa che alla fine otterrà qualcosa a livello negoziale e attaccherà lo stesso. Per questo si continua a citare l’esempio di Monaco 1938, la Conferenza che assegnò il controllo dei Sudeti alla Germania nella speranza di placare l’appetito famelico di Adolf Hitler, portando Winston Churchill a pronunciare la famosa frase: “Potevano scegliere fra il disonore e la guerra. Hanno scelto il disonore e avranno la guerra“.

In ogni caso colloqui ai più alti livelli non possono che essere salutati con speranza: l’alternativa è la guerra. Eppure fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Abbiamo due elementi che sconsigliano di farsi troppe illusioni. Uno è un precedente recente, l’altra è una frase che smentisce i buoni propositi di Putin…

Qui qualcuno mente

Meno di 10 giorni fa, Macron assicurava agli altri leader occidentali di avere ricevuto una promessa da parte di Vladimir Putin: “Ritirerà le truppe russe dalla Bielorussia entro il 20 febbraio“. Che giorno è oggi? Venti febbraio. Non solo i soldati russi sono ancora in Bielorussia, ma la grande esercitazione militare di Russia e Bielorussia continuerà. Lo ha confermato anche il ministero della Difesa di Minsk. Chi mente? Probabilmente Putin. Basta leggere la frase con cui il Cremlino ha gelato poco fa il mondo: “Qualsiasi cosa non sia riportata nella sintesi pubblicata sul sito del Cremlino, rappresenta una ‘interpretazione’ francese del contenuto delle telefonata intercorsa tra Macron e Putin“. Nella sintesi non si parla in alcun modo di un ritiro dalla Bielorussia.

Cosa sta succedendo? Si lavora alla disperata per evitare la guerra, ma l’intelligence USA ribadisce: l’ordin…

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